Contratto medici, CIMO irremovibile su orario lavoro e corretto utilizzo fondi


Il Presidente del sindacato dei medici Guido Quici: «Ottenuto qualche risultato positivo, ma non ci sono ancora le condizioni per chiudere. Troppi i nodi da sciogliere. Attendiamo testo su parte economica e risposte su ore di lavoro regalate»

 

Guido Quici, Presidente Federazione CIMO-FESMED_03_03_2022

Roma, 24 luglio 2023 – «Non ci sono ancora le condizioni per chiudere il contratto dei medici». A ribadirlo, alla vigilia di un nuovo incontro in Aran, è il Presidente CIMO Guido Quici. «Occorre lavorare ancora molto per arrivare ad un accordo sul numero massimo di pronte disponibilità e di guardie notturne, che minano la qualità della vita dei professionisti, e sulla retribuzione del lavoro extra-orario. Ci sono numerosi aspetti che non sono stati affrontati, come l’intramoenia, gli specializzandi, la mobilità, l’aspettativa, il tema del patrocinio legale e il servizio fuori sede, che al momento obbligherebbe i medici a vagare tra diverse strutture ospedaliere distanti anche decine di chilometri».

 

«Senza aver ricevuto alcun testo – prosegue Quici –, abbiamo iniziato la discussione sulla parte economica, tuttavia al momento limitata agli incrementi contrattuali e senza conoscere la vera entità dei fondi. Non sappiamo in che modo verrà finanziata una nuova indennità che si intende istituire per i dirigenti sanitari, ovvero l’indennità di specificità sanitaria, se non grazie all’ennesimo contributo di solidarietà di medici e veterinari. Non sappiamo se la possibilità di utilizzare in modo improprio i fondi contrattuali sarà confermata o meno nel nuovo testo».

 

«È indubbio che, anche grazie al contributo del lavoro instancabile dei tecnici della CIMO e alla disponibilità dimostrata dall’Aran, nelle ultime settimane siano stati ottenuti alcuni risultati positivi; ma a poco serviranno se le Regioni non intendono sciogliere i veri nodi della trattativa: non abbiamo alcuna intenzione di continuare a regalare ore di lavoro né di utilizzare i nostri fondi contrattuali per finalità diverse. CIMO, su questi due punti, sarà irremovibile», conclude.

Comunicato stampa

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