«Vietare i medici a gettone».

 


CIMO-FESMED commenta gli emendamenti al Decreto Bollette

Il Presidente del sindacato dei medici: «Accantonate le limitazioni introdotte da Schillaci. A rischio la sicurezza delle cure»

 

Roma, 10 maggio 2023 – «Di decreto in decreto, di emendamento in emendamento, si arriverà al punto che il personale sanitario che lavora a gettone negli ospedali potrà ottenere anche incarichi pluriennali. D’altra parte sono bastate poche settimane per accantonare le limitazioni alle esternalizzazioni annunciate e introdotte dal Ministro Schillaci. Limitazioni, sia chiaro, da noi ritenute già eccessivamente tolleranti». Così Guido Quici, Presidente del sindacato dei medici Federazione CIMO-FESMED, commenta l’approvazione nelle Commissioni riunite Finanze e Affari sociali degli emendamenti al Decreto Bollette che ampliano la possibilità di coprire i turni con medici a gettone non solo nell’emergenza-urgenza ma in qualsiasi reparto.

 

«Ripetiamo ancora una volta quanto già espresso in più occasioni: il ricorso ai gettonisti negli ospedali va vietato. E la carenza di personale si supera eliminando il tetto di spesa, assumendo a tempo indeterminato i professionisti e bloccando la fuga dalle strutture pubbliche con incentivi che rendano il lavoro in ospedale nuovamente attrattivo».

 

«Alla privatizzazione dei servizi e dell’offerta sanitaria si sta affiancando la privatizzazione del reclutamento del personale, a scapito della qualità del servizio e quindi della sicurezza delle cure – conclude Quici -. Un’evoluzione pericolosa e inaccettabile, se si crede nella sanità pubblica».

Comunicato stampa

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