Panorama-della-Sanità_11_2021

Pronto soccorso in crisi? Cimo-Fesmed: Gli accessi sono inferiori al 2018 e 2019. Riconvertire rapidamente i posti letto Covid

La proposta del sindacato: “Estendere monitoraggio Agenas su occupazione reparti a tutta l’attività ospedaliera. Occorre maggiore trasparenza”

“Non è vero che i Pronto soccorso in questi giorni sono presi d’assalto. O almeno non più del solito” È quanto sostiene la Cimo-Fesmed che comparando gli ultimi dati di accesso giornalieri disponibili sul portale Agenas con i corrispettivi del 2018 ed il 2019, scopre che solo in Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Trentino Alto Adige e Toscana ci sono stati più accessi; nelle Regioni al centro delle cronache la differenza di ingressi in Pronto soccorso tra 2022, 2018 e 2019 (in un momento dunque precedente al Covid) è negativa: in Campania il 9 maggio 2022 ci sono stati 1677 accessi in meno rispetto al 2019 e 1780 in meno rispetto al 2018; in Piemonte il 10 aprile ci sono stati 4424 accessi in Pronto soccorso in meno rispetto al 2019 e 4779 rispetto al 2018; il Lazio il 9 maggio ha registrato 610 accessi in meno rispetto al 2019 e 776 in meno rispetto al 2018, e così via. “Questo ovviamente – precisa il sindacato – non significa accettare le condizioni in cui è costretto a lavorare il personale sanitario o il modo in cui vengono trattati i pazienti: quelle denunciate negli ultimi giorni sono situazioni intollerabili, ma purtroppo all’ordine del giorno in tutta Italia da anni, frutto di tagli irrazionali a posti letto, strutture e professionisti. Né il Covid-19 può essere una giustificazione, considerato che oggi influisce in maniera residuale sui ricoveri: a livello nazionale risultano occupati da pazienti Covid il 4% delle terapie intensive ed il 13% delle aree non critiche. Sorge allora il dubbio che l’indisponibilità di posti letto per ricoverare i pazienti dal Pronto soccorso possa essere legata anche alla lentezza con cui gli ospedali si adeguano alla situazione epidemiologica: non sarà che molti posti letto sono ancora destinati al Covid-19, che non vengono riconvertiti nonostante la pandemia offra uno spiraglio di tregua? Non sarà che i Pronto soccorso esplodono e che altre aree ospedaliere sono vuote? [Continua a leggere]