sanita-informazione_18_11_2016-jpg

CCNL sanità non applicato, CIMO-FESMED: «Prevedere scadenza per stipula dei contratti aziendali»

Il sindacato dei medici dipendenti del SSN al Ministro Brunetta: «Calpestati diritti di 130.000 “eroi”»

Un termine perentorio entro il quale le Direzioni generali degli ospedali debbano convocare i sindacati per avviare e concludere le trattative per la stipula del contratto di lavoro integrativo aziendale. Pena, la responsabilità erariale diretta del direttore generale e dei componenti la delegazione trattante datoriale. Scaduto tale termine, inoltre, dovranno essere in ogni caso applicate – nella massima quantificazione economica – le clausole del CCNL vigente. Secondo il sindacato dei medici dipendenti del Servizio sanitario nazionale CIMO-FESMED, aderente a CIDA, è questa l’unica possibilità per rendere realmente efficaci ed esigibili i contratti collettivi nazionali di lavoro.

Da un’analisi del sindacato, infatti, emerge che l’ultimo CCNL dei dirigenti medici, sanitari, veterinari e delle professioni sanitarie – firmato il 19 dicembre 2019 dopo dieci anni di blocco contrattuale – sia ad oggi applicato in meno di cinque aziende. Ne consegue che nel 98% degli ospedali italiani viene ancora applicato il CCNL 2006-2009. Significa, dunque, che le disposizioni economiche, normative e di carriera stabilite a livello nazionale non vengono applicate a causa dell’inerzia delle direzioni generali delle aziende ospedaliere, che rimandano sine die la convocazione dei sindacati e ritardano in modo inaccettabile la contrattazione aziendale. [Continua a leggere]