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Carenza personale, Quici (CIMO-FESMED): «I privati negli ospedali pubblici una deriva da evitare»

All’appuntamento con il Covid-19, ormai due anni fa, i medici ospedalieri italiani arrivarono già stanchi, frustrati e delusi. Vittime di aggressioni, di una soffocante burocrazia, con turni di lavoro massacranti ed insufficienti gratificazioni economiche e sociali. «Dieci anni di sottofinanziamento, blocco del turn over e gobba pensionistica. I medici ospedalieri sono arrivati stanchissimi, hanno retto per due anni ma non so fino a che punto potranno farlo se le condizioni di lavoro non cambiano». Guido Quici, Presidente della Federazione CIMO-FESMED, commenta così, ai microfoni di Sanità Informazione lo stato di frustrazione e le difficoltà in cui si trovano ad operare i camici bianchi [Continua a leggere]