Coronavirus. Medici spostati di reparto senza ordine di servizio scritto. Intersindacale: “No a deroghe di regole inderogabili”

Sull’urgenza “non possono esservi obiezioni”, ma l’ordine di servizio, spiega l’Intersindacale Marche della Dirigenza Medica, deve essere “scritto e comunicato in maniera tracciabile” affinché “sia chiaro che il dirigente riceve un ordine di fare altro rispetto alla mansione e all’incarico per cui è stato assunto”.

30 MAR – “Per spostare i dirigenti da un reparto all’altro bisogna disporre dello strumento della mobilità d’urgenza con Ordine di servizio scritto personale (e sull’urgenza non possono esservi obiezioni)” e “comunicato in maniera tracciabile”, perché, “soprattutto in una situazione come quella che stiamo vivendo, a maggior ragione non è possibile derogare da regole sempre e comunque inderogabili”. Ad evidenziarlo è l’Intersindacale delle Marche a seguito della segnalazione di trasferimenti senza alcun ordine di servizio scritto che invece, spiega l’Intersindacale,“è indispensabile e, una volta ricevuto, è altrettanto indispensabile che il dirigente faccia rimostranza ex art 17 DPR n.° 3 del 1957 , se non altro perché sia chiaro che il dirigente riceve un ordine di fare altro rispetto alla mansione e all’incarico per cui è stato assunto”.
 
Oggi l’Intersindacale torna sulla questione perché, spiega in una nota, “ci giunge segnalazione he si stia chiedendo oralmente ai dirigenti che sono stati spostati senza ordine di servizio scritto personale, di rilasciare oggi una liberatoria in cui i dirigenti dichiarano di aver accettato spontaneamente di spostarsi di reparto”. Il consiglio dell’Intersindacale è di “non firmare nessuna liberatoria ora per allora , in quanto sono possibili e prevedibili contenziosi giuridici organizzati da associazioni di avvocati”. Piuttosto “invitiamo coloro che non avessero avuto un ods scritto a farselo fare o a richiedere la reiterazione dell’ordine ricevuto . Se non ricevono un ordine di servizio scritto non devono spostarsi autonomamente dal proprio reparto”, quando “segnalare tali comportamenti affinchè le autorità preposte possano prendere i provvedimenti del caso al fine di porre rimedio”.

30 marzo 2020
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