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Sanità privata. Cimo-Fesmed: “Solidali con Cimop: dare giusti riconoscimenti a tutti i medici

La Federazione appoggia la decisione del sindacato dei medici che lavorano nel privato di proclamare lo stato d’agitazione. “Evidenzia il malessere dell’intera categoria dei medici, che sta vivendo un profondo disagio a prescindere che l’ambiente di lavoro sia pubblico o privato”.

 

13 SET – “L’interruzione delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro dei colleghi della Ospedalità Privata evidenzia il malessere dell’intera categoria dei medici, che sta vivendo un profondo disagio a prescindere che l’ambiente di lavoro sia pubblico o privato”.

 

È quanto scrive in una nota la Federazione CIMO-FESMED che ritiene del “tutto condivisibili le motivazioni che hanno portato il sindacato CIMOP a sospendere il confronto, giacché il trattamento economico e le tutele sindacali scontano un evidente handicap proprio in un momento di crisi del SSN che vede anche la sanità privata in prima linea nell’impegno a coprire i bisogni di salute nel Paese.

 

Rispetto agli interessi delle cosiddette “proprietà” e degli azionisti, il lavoro dei medici che operano nelle strutture private deve avere il giusto riconoscimento economico e deve essere superata l’evidente sperequazione rispetto ai colleghi che lavorano in altri ambiti della sanità pubblica e convenzionata”.
 “Al tempo stesso – conclude -, il futuro contratto deve offrire una corretta valorizzazione dei professionisti e le necessarie tutele che, a cascata, garantisca la sicurezza delle cure dei cittadini. CIMO-FESMED auspica dunque una rapida ripresa della trattativa in termini costruttivi”.

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