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Vertenza salute. I sindacati: “Sciopero rinviato di 60 giorni. Il Governo ha preso degli impegni. Ora verificheremo se saranno mantenuti”

Evidenziato dai medici “un segnale di apertura importante” su valorizzazione ruolo della professione medica, art. 22 Patto della Salute, precariato, formazione e rinnovo contratti. Ma i camici bianchi: “Abbiamo rinviato sciopero previsto per 17 e 18 marzo, ma siamo pronti a metterlo in atto se non si concretizzeranno gli impegni presi oggi”. In ogni caso la ‘Vertenza’ prosegue. Prevista manifestazione a Firenze tra fine aprile e maggio. 

“Lo sciopero indetto per il 17 e 18 marzo è rinviato di 60 giorni. Il Governo ha finalmente mostrato attenzione”. È quanto hanno comunicato i sindacati dei medici e della dirigenza sanitaria del Ssn dopo l’incontro a Palazzo Chigi con il Governo, rappresentato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin e Vito De Filippo, dal ministro della  Pa, Marianna Madia, e dal sotto segretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti. Si conferma così quanto da noi previsto ieri: i sindacati hanno chiesto attenzione e impegni su medici e dirigenti del Ssn per valorizzarne ruolo e prospettive. E il Governo si è finalmente fatto sentire.
 
Le associazioni sindacali hanno concordato con il governo un comunicato comune (di cui siamo in grado di anticiparvi i contenuti) che sarà diramato nelle prossime ore, e hanno evidenziato come ci sia “stato un segnale di attenzione importante – ha detto Costantino Troise, segretario nazionale dell’Anaao Assomed  alla conferenza stampa unitaria organizzata dai sindacati –  a partire da tre punti principali. In primo luogo la difesa della sanità pubblica, e quindi del diritto alla salute dei cittadini. In secondo luogo c’è stato Il riconoscimento del ruolo dei medici e del lavoro che svolgono all’interno del sistema sanitario nazionale. Infine c’è’ l’impegno alla presa in carico della questione del precariato medico e della formazione post laurea come questione che riguarda la tenuta stessa del Ssn”. 
 
Durante l’incontro non si è parlato di risorse o numeri ma sono stati presi molti impegni dal Governo, tra cui quello “per la valorizzazione del ruolo e del lavoro dei medici riconoscendone la leadership su diagnosi cura e riabilitazione”. Impegni anche sui rinnovi contrattuali “per dare avvio al rinnovo del contratto prevedendo l’autonomia della dirigenza medica e sanitaria”. E poi c’è anche una stretta sulle “esternalizzazioni che sono in voga in molte regioni”.
 
Nell’ambito dei lavori specifici vi sarà già un incontro lunedì mattina alle 10.30 al ministero sull’articolo 22 (accesso, formazione, carriera) del Patto per la Salute a cui dovrebbe essere presente anche il Miur. Altro impegno, preso con il Ministro Madia sarà invece sull’applicabilità della comma 236 della Stabilità sui blocchi accessori “per verificare con regioni e Mef su sblocchi fondi accessori che rimarranno nel contratto”, ha ricordato Riccardo Cassi, presidente della Cimo.
 
Ciò che ha fatto decidere i medici per il rinvio dello sciopero “è la percezione – ha aggiunto Giacomo Milillo, segretario Fimmg – di un’attenzione sincera. Ma anche il fatto che la sanità sia entrata nell’agenda del Governo, che tutti i punti da noi segnalati siano stati considerati e che sia stata recepita la necessità di un progetto nazionale che metta insieme tutti i temi. In ogni caso non abbiamo cancellato lo sciopero. Lo abbiamo rinviato e siamo pronti a metterlo in atto se non si concretizzeranno gli impegni presi oggi, anche perché non basta un comunicato congiunto”.
 
“Siamo moderatamente soddisfatti dell’esito dell’incontro, perché se è vero che il Governo sembra avere colto la necessità di cominciare a sostenere davvero la sanità, considerandola una risorsa e non più una spesa, è altrettanto vero che alle buone intenzioni devono seguire i fatti. La vertenza, quindi, non è annullata, ma solo sospesa, in attesa di verificare se il tavolo di confronto avviato con i sindacati produrrà i risultati che auspichiamo. I presupposti ci sono, e i sindacati sono compatti e pronti ad affrontare la sfida. Ci auguriamo che il Governo faccia la sua parte”, così al termine dell’incontro con il Governo Giuseppe Gullotta, presidente della Federazione dei pediatri CIPe-SISPe-SINSPe. Gullotta si è detto però deluso per l’assenza, oggi, di delegati del Mef e del Miur: “Le loro competenze all’interno della sanità sono determinanti e ci sono tante problematiche da chiarire. Ci auguriamo che prossimamente si possa aprire il confronto anche con questi due ministeri”.
 
Le iniziative della “Vertenza salute” comunque proseguiranno e si concluderanno in una grande manifestazione a Firenze tra aprile e giugno, probabilmente alla Leopolda. 
 
Gli impegni di Governo e sindacati su cui verrano aperti dei tavoli di lavoro secondo la bozza di comunicato congiunto:
 
 – Valorizzazione ruolo della professione medica, riconoscendole il ruolo centrale nella prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei pazienti, nonché nella governance delle strutture sanitarie, ospedaliere e di medicina territoriale, assicurando l’autonomia tecnico professionale e la correlata responsabilità:
 
– Coinvolgimento dei sindacati, con Regioni, i Ministeri della Salute, Istruzione, università e ricerca dell’economia e delle finanze, alla stesura, relativamente all’attuazione del Patto per la Salute dell’articolo 22 per ciò che riguarda gli sviluppi professionali di carriera, la valorizzazione delle risorse umane, i rapporti con le altre professioni sanitarie.

– Definizione delle tipologie di contratti flessibili compatibili con l’attività sanitaria all’interno della Pa, in coerenza con la disciplina Ue di riferimento e stabilizzazione graduale, in tempi certi del personale precario da molti anni, regolamentazione dei fenomeni di esternalizzazione delle attività sanitarie nonché verifica della sostenibilità del tetto di spesa per il personale fissato alla spesa storica del 2004.

– Riforma del sistema di formazione, pre e post laurea, dei medici e dei dirigenti sanitari, in sinergia con il Miur e Ministero della Salute

– Avvio con vigilanza dei ministeri competenti, previa definizione delle aree contrattuali, del finanziamento e dell’atto d’indirizzo, delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro e dell’accordo collettivo nazionale, quali strumenti indispensabili di governo e innovazione del sistema sanitario.

– Verifica dell’ambito applicativo del comma 236 (blocco fondo accessorio) della legge di Stabilità 2016.