Bussola sanità

Lo sciopero dei medici del 17 e 18 marzo è stato sospeso

I sindacati hanno sospeso la protesta di 48 ore al termine dell’incontro con i ministri Lorenzin e Madia: ma è solo rinviato di 60 giorni

La soluzione è ad interim: lo sciopero dei medici è stato infatti rinviato di 60 giorni e potrebbe dunque essere nuovamente proclamato nel mese di maggio.

SCIOPERO DEI MEDICI: IL PRECEDENTE DEL 16 DICEMBRE

In occasione della protesta del 16 dicembre 2015 sono stati oltre 250mila i camici bianchi ad incrociare le braccia.

La mobilitazione, la prima in dieci anni, era stata avviata a difesa del Servizio Sanitario Nazionale, per protestare contro i tagli che incidono sempre di più sulle tasche dei cittadini e per definire insieme al governo un piano condiviso di programmazione del Ssn.

SCIOPERO DEI MEDICI: I MOTIVI

Le Organizzazioni sindacali avevano proclamato lo sciopero in rappresentanza di 250 mila medici, dipendenti e convenzionati, liberi professionisti e specialisti ambulatoriali, pediatri, medici veterinari, dirigenti sanitari.

Al centro della protesta, la ormai nota vertenza sanità: “Dopo lo sciopero del 16 dicembre 2015, nessuno dei problemi alla base della protesta ha trovato soluzione, né tantomeno il Governo ha ritenuto di dover avviare un confronto serio con i professionisti per il rilancio della sanità pubblica e la valorizzazione del lavoro di chi quotidianamente garantisce la tutela della salute a milioni di cittadini – si legge in un comunicato congiunto di tutte le organizzazioni sindacali – . Non intendiamo essere spettatori del declino inesorabile della sanità pubblica sottoposta alla mannaia di continui e pesanti tagli, ma vogliamo che entrino a pieno titolo nell’agenda della politica italiana le questioni della sua sostenibilità, della esigibilità del diritto alla salute dei cittadini omogenea tra le Regioni italiane, del ruolo professionale, dirigenziale, formativo dei medici e dei dirigenti sanitari.

Il Governo si assuma in pieno le proprie responsabilità di fronte ai cittadini italiani ed ai professionisti della sanità esplicitando il modello che intende realizzare”.