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Sindacati perplessi, su assunzioni continuano a mancare certezze. Dal Governo solo un colpo ad effetto

«Continuano a mancare certezze per le migliaia di assunzioni di medici e infermieri, annunciate in pompa magna, e i relativi finanziamenti». Così in una nota Anaao Assomed liquida il «tanto atteso emendamento alla legge di stabilità 2016» che dovrebbe aprire a nuove assunzioni per i medici. Un «colpo ad effetto» secondo Anaao, che «si esaurisce nella possibilità per le Regioni, di procedere ad assunzioni di personale e stabilizzazione di precari, ma a invarianza del tetto per la spesa del personale congelata al lontano 2004» Per il sindacato «ancora una volta «è il costo del personale della sanità a concorrere alla tenuta dei bilanci e la rideterminazione al ribasso della dotazione organica diventa l’obiettivo. Non a caso si passa dai livelli essenziali organizzativi del primo testo ad un generico piano di fabbisogno del personale. Come se servisse una legge per affermarne la necessità. La sanità pubblica» continua Anaao «è così chiamata a pagare, da sola, il conto dei mille rivoli di spesa della legge di stabilità. Sia con il taglio delle prestazioni erogate ai cittadini, dai 22 milioni caduti sotto la mannaia del decreto enti locali a quelli che sono in cantiere, che con la decapitalizzazione del lavoro dei medici e degli altri professionisti, cui si continuano a scippare risorse certe con il famigerato comma 128, che mina quella contrattazione di secondo livello che serve a premiare merito e produttività». Dal presidente di Cimo Riccardo Cassi, invece, c’è apprezzamento verso il Governo per aver «mantenuto le promesse presentando l’emendamento che consente di assumere medici per garantire la continuità assistenziale nel rispetto della normativa europea su riposi e orari di lavoro, ma permangono molte perplessità su tempi e modalità di attuazione».

«Nell’emendamento» continua la nota Cimo «non si identificano fondi certi, ma derivanti da risparmi tutti da verificare e si affidano alle Regioni una serie di atti assolutamente necessari, anche se già previsti da norme e mai attuati.È inutile mettere date se alla scadenza prevista non scattano sanzioni per gli amministratori inadempienti e non si prevedono norme che consentano interventi sostitutivi da parte del Governo. Inoltre sembra siano consentiti contratti Cocopro che il job act ha cancellato per il privato e che rappresentano un danno per i medici. Noi abbiamo chiesto e continueremo a chiedere con forza contratti a tempo determinato. Un giudizio definitivo» conclude la nota «non potremo che darlo sul testo approvato».

Marco Malagutti