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Appropriatezza, arriva elenco prestazioni. Sindacati chiedono garanzie sui controlli

«Il Ministero della Salute ha preso l’impegno di preparare un documento omogeneizzatore su come le norme vanno applicate. Ha preso inoltre l’impegno di informare dettagliatamente i cittadini sulle condizioni alle quali prestazioni prima erogate in modo a quanto pare “acritico” verranno d’ora in poi prescritte in ricetta. Infine va definito chi valuta l’appropriatezza e il rispetto delle sanzioni. Ma le perplessità tra noi restano», così Riccardo Cassi Presidente del sindacato medici ospedalieri Cimo descrive l’incontro avvenuto oggi con il ministro Beatrice Lorenzin. I venti sindacati medici invitati con Fnomceo prendono atto che ci sono 205 esami da prescrivere d’ora in poi usando criteri “evidence based”, e magari con il contagocce. Ma chiedono garanzie. «Il Ministro -continua Cassi – ci ha consegnato un elenco di prestazioni validato dal Consiglio superiore di sanità e noi dovremo presentare le nostre osservazioni entro 24 ore. Nell’elenco, ci sono test desueti, altri che richiedono condizioni cliniche precise, aspetti legati all’età per gli esami pediatrici e di appropriatezza per la radiologia, niente che non sapessimo.  In realtà gli uffici di Lungotevere Ripa non possono andare oltre quell’elenco di esami su cui vengono dettate condizioni di erogabilità. La nostra prima preoccupazione è che vi sia un’applicazione uniforme nelle regioni, e subito dopo per le sanzioni. C’è poi una parte importantissima ancora da scrivere: chi è che accerta che il medico usi i criteri di appropriatezza? Le Asl? Le Regioni? I manager? Noi chiediamo che le regole siano fatte dalla professione e per l’appunto siano uniformi, altrimenti le sanzioni non sono erogabili.   Il ministro ha anche anticipato che troverà momenti per incontrare i sindacati medici sui temi del patto salute, sui nuovi contratti e sulla responsabilità civile che com’è noto sta per entrare nel dispositivo della Finanziaria. Cassi ribadisce la bontà del clima intercorso tra sindacati e ministro ma anche la perplessità dei sindacati. «L’appropriatezza è una delle richieste delle regioni che avevano indicato cinque percorsi da perseguire per risparmiare 2 miliardi complessivi indicati dal governo In realtà se pensano di risparmiare su queste cose temo si sbaglino, l’appropriatezza non si usa per abbattere i costi bensì per eliminare sacche di scarsa qualità del sistema sanitario».

Mauro Miserendino