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Bene esclusione medici dal ruolo unico dirigenza

Bene esclusione medici dal ruolo unico dirigenza. Era una nostra proposta da sempre”

Adesso serve modificare il nostro stato giuridico e ripristinare l’area contrattuale autonoma cancellata dalla riforma di Brunetta. L’occasione può essere la legge delega prevista dall’art. 22 del Patto per la Salute. Lorenzin si attivi subito con Regioni.

La Cimo esprime soddisfazione per la conferma dell’esclusione dei Medici e della dirigenza sanitaria dal ruolo unico della dirigenza regionale, anche nel testo licenziato dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato. Era una proposta di Cimo che le OO.SS. mediche autonome hanno condiviso e presentato unitariamente un anno, fa al ministro Lorenzin, quando sono state rese note le linee guida della riforma Madia.
Ma adesso questo riconoscimento della peculiarità del lavoro medico e della conseguente necessità di regole specifiche necessita di una modifica dell’attuale stato giuridico, previsto dalla 229.
Inoltre è necessario ripristinare l’area contrattuale autonoma, come evidenziato dagli emendamenti presentati da vari parlamentari che avevano recepito la richiesta dei sindacati medici di recuperare un’autonoma area contrattuale, cancellata dalla riforma di Brunetta.
E’ ancora possibile apportare allo stato giuridico del medico, quelle riforme necessarie al riconoscimento della peculiarità del suo lavoro, utilizzando la delega prevista dall’art. 22 del Patto per la Salute che prevede, tra l’altro, la ridefinizione di formazione, accesso, carriera, valutazione.
E’ infatti irrinunciabile anche per i medici del SSN modificare quell’insieme di norme che la Madia prevede per i dirigenti inseriti nei ruoli unici ma questo deve essere fatto tenendo conto della peculiarità specifica della professione medica.
Chiediamo quindi al Ministro Lorenzin di farsi carico di riattivare il tavolo Governo – Regioni per arrivare rapidamente alla promulgazione del DL delega previsto dall’art. 22, integrandolo con il necessario riconoscimento di un’area contrattuale autonoma.
Solo così, infatti, l’esclusione dal ruolo unico potrà avere effetti concreti e portare benefici alla categoria ed al SSN.