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Siamo alle solite. Cambiano i Governi ma non cambia la politica di risanamento della finanza pubblica. CIMO: “ A pagare sono sempre i professionisti e i cittadini. A quando interventi seri di risanamento dei conti pubblici?

Ormai la ricetta è nota, per risanare i conti pubblici si utilizzano solo soluzioni tampone, che tendono ulteriormente a rinviare i veri processi di ristrutturazione del Paese. E così ancora una volta sono i dipendenti pubblici vengono penalizzati con l’ennesimo blocco del contratto di lavoro.

CIMO è consapevole del momento delicato che attraversa il nostro Paese ma, proprio per questo, le soluzioni tampone sono utili solo a rinviare i problemi danneggiando, di volta in volta, tutte le categorie sociali. Esempio tipico è la sanità pubblica, dilaniata da sprechi per scelte politiche e non assistenziali che penalizzano sia i professionisti che i cittadini.

CIMO chiede, pertanto, che in sanità vengano adottati urgenti interventi strutturali i cui risparmi possono essere in parte destinati a valorizzare le professioni ristorando quel gap economico che, in questi anni, ha mortificato chi lavora nei pronto soccorso, nelle sale operatorie, nei reparti di degenza con quotidiani rischi in termini di responsabilità professionale. Nello stesso tempo occorre abolire il tetto al trattamento economico del 2010 e la depauperazione dei fondi che impediscono di premiare il merito ed il maggior impegno.

Chiede inoltre di migliorare la qualità dell’assistenza e della sicurezza delle cure attraverso quei necessari investimenti le cui risorse possono derivare da tutti quegli sperperi di denaro pubblico che continuano ad esserci nel nostro SSN per politiche clientelari che continuano a penalizzare la sanità italiana.