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Coronavirus. Cimo Lombardia: “Ora sforzo su terapie intensive e ‘cordone sanitario’ su anziani”

Il sindacato: “Siamo in un momento critico e di aumento esponenziale dei ricoveri in terapia intensiva e quindi bene le nuove disponibilità di posti letto, che speriamo bastino, e le richieste dell’assessore Gallera di ottenere più medici e infermieri, ma che siano specializzati in quello che serve”.

05 MAR – “Massimo sforzo sulle dotazioni delle terapie intensive, “cordone sanitario” per gli anziani fino all’obbligo di non muoversi di casa e reclutamento straordinario di medici e sanitari ma solo specializzati in quello che ora serve”. Sono queste le raccomandazioni che CIMO Lombardia sottolinea come “le più importanti in questi giorni di aumentata emergenza nelle zone critiche e non solo”.
 
Per Giuseppe Ricciardi, medico e segretario regionale di CIMO Lombardia, sono “corrette le ultime misure del governo nazionale e regionale per affrontare l’acuirsi delle evidenze dell’epidemia, ma non bisogna abbassare la guardia, anzi rafforzare le misure su anziani e terapie intensive”.
 
“Siamo in un momento critico e di aumento esponenziale dei ricoveri in terapia intensiva e quindi bene le nuove disponibilità di posti letto, che speriamo bastino, e le richieste dell’assessore Gallera di ottenere più medici e infermieri, ma che siano specializzati in quello che serve” commenta Ricciardi, aggiungendo che “per la salvaguardia generale sarebbe auspicabile arrivare all’obbligo, e non solo la raccomandazione, di tutela degli anziani evitando loro contatti fuori casa o presso le case di cura dove risiedano. La loro “naturale” fragilità li espone troppo, anche nelle normali attività quotidiane”.  

05 marzo 2020
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