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Per la prima volta niente tagli alla Sanità e gli stipendi dei Medici non sono stati toccati. Ora si può finalmente rimediare agli errori del passato

CIMO ringrazia il Ministro Lorenzin per l’impegno profuso ad evitare che ancora una volta la scure dei tagli lineari si abbattesse sulla Sanità. Questo non vuol dire che non si possa risparmiare: i 23,6 miliardi bruciati in sprechi e corruzione ed i 14 miliardi in Medicina Difensiva devono essere recuperati per ammodernare la rete ospedaliera e territoriale, acquistare attrezzature, offrire maggiori servizi di migliore qualità, dare stabilità al SSN. I quasi 38 miliardi consentirebbero inoltre lo sblocco del turn over e la formazione degli specialisti necessari al sistema, risolvendo il precariato e la mancanza di prospettive professionali che coinvolge una generazione di Medici. Adesso però occorre mettersi a lavorare seriamente per rimediare agli errori del passato e ridare motivazioni e stimoli professionali alla categoria medica che molte forze stanno tentando di marginalizzare, quasi non considerando il suo ruolo centrale nel sistema salute. La Dirigenza ha omologato competenze e professionalità in un unico calderone, dove si ha difficoltà a riconoscere i ruoli effettivi ed i compiti di ognuno. La normativa europea che prevede l’accreditamento obbligatorio delle strutture e dei professionisti che vi lavorano obbliga ad attivare un sistema centrato sulla valutazione del merito professionale e sugli esiti delle prestazioni erogate che deve avere riflessi sulla carriera del medico dipendente. Questo CIMO vuole e questo chiederà al Ministro Lorenzin.