RASSEGNA STAMPA – IN EVIDENZA

Pensioni alte, i medici contro il piano per tagliarle

 

ilmessaggero
Una opposizione netta alle ipotesi in campo» e «una convinta difesa dei diritti dei medici pensionati, insieme ai i dirigenti del mondo pubblico e privato, in tutte le sedi legali, politiche e istituzionali». È la posizione della Cimo, sindacato che rappresenta i medici, sulle ipotesi di un taglio alle cosidette “pensioni d’oro” ipotizzato d alcuni ministri. «Le proposte attualmente sostenute dai membri del governo sono una vera e propria aggressione alla dignità e ai diritti di medici, professionisti, dirigenti pubblici e privati che nelle loro storia lavorativa hanno pagato correttamente ed in base alle leggi vigenti tutti i contributi richiesti per costruire la loro attuale pensione», spiega Massimiliano Bucari, coordinatore nazionale Cimo
Pensionati.

 

«Che lo Stato si faccia carico, a nome della collettività, di aiutare le fasce più deboli è importante e rappresenta anche una presa di coscienza della complessità della vita odierna, che richiede un adeguamento delle pensioni più deboli – commenta Guido Quici, presidente nazionale Cimo – Ma tale miglioramento non può essere fatto colpendo chi ha versato congruamente e creando incertezze sul futuro di chi ha una storia professionale riconosciuta e riconoscibile come quella dei nostri medici. Vogliamo ancora credere che lo Stato di diritto sia un pilastro irrinunciabile della vera democrazia, di quella organizzata e non di quella della Fattoria di orwelliana memoria».

 

 
2018-07-17 14:45:47
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